Villino Raby: un affascinante gioiello Liberty nel cuore di Torino

Il Villino Raby (anche noto con il nome di Palazzina Raby), situato all’inizio di Corso Francia nel quartiere San Donato, è un raffinato esempio di architettura Liberty torinese. Progettato nel 1901 dall’ingegner Pietro Fenoglio con la collaborazione dell’architetto Gottardo Gussoni, nacque come residenza privata per Michele Raby. La struttura si distingue per la fusione di influenze belghe e francesi, che ne caratterizzano l’eleganza e la ricercatezza decorativa. La sua storia ha attraversato numerosi cambiamenti, ospitando anche una scuola privata negli anni Ottanta, fino a diventare nel 2011 la sede ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino, a seguito di un accurato restauro.
Elemento distintivo dell’edificio è la sua articolata planimetria asimmetrica, impreziosita da differenti corpi di fabbrica. Il prospetto principale ospita un ampio bovindo, un ingresso elegante e una veranda con terrazzo, collegata al giardino da una breve rampa. All’interno, nonostante le modifiche avvenute nel tempo, rimangono preziose decorazioni realizzate dal maestro Domenico Smeriglio da Poirino e vetrate originali attribuite al maestro vetraio Ciravegna. Questi dettagli conferiscono all’ambiente un fascino storico inconfondibile, esaltando il valore artistico dell’opera.
Un altro elemento di grande rilievo è lo scalone interno, ornato da una pregevole ringhiera in ferro battuto forgiata dal celebre maestro Alessandro Mazzuccotelli. Il motivo decorativo, finemente lavorato, si ripete anche nel lampione alla base della scala e nella lanterna del lampadario d’ingresso, creando un raffinato gioco di richiami stilistici. In passato, la struttura era circondata da una cancellata riccamente decorata, oggi visibile solo nel portone carrabile, mentre nel cortile interno si trova ancora la palazzina che un tempo ospitava le scuderie.
Il Villino Raby si inserisce perfettamente nel contesto architettonico di Torino, città che agli inizi del Novecento fu assoluta protagonista dello stile Liberty in Italia. L’influenza delle scuole parigina e belga, unita a suggestioni neobarocche ed eclettiche, ha reso questo edificio un esempio significativo dello stile, accostabile per ricchezza decorativa alla più nota Villa Scott, pur distinguendosi nettamente dalla vicina Casa Fenoglio – La Fleur. Una testimonianza preziosa di un’epoca in cui l’arte e l’architettura dialogavano armoniosamente per dare forma a capolavori senza tempo.