I Villaggi Walser del Piemonte: luoghi da favola fermi nel tempo ai piedi delle Alpi

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In Piemonte, circondati dall’ombra protettrice del Monte Rosa, si conservano alcuni degli antichi villaggi Walser. Si tratta di una popolazione di origine Germanica che nel Medioevo migrò verso l’attuale Vallese, fondando una serie di comunità intorno al Monte Rosa, in zone di montagne all’epoca incontaminate e libere da qualsiasi influenza.

 

Attraverso la loro cultura, i Walser sono hanno lasciato una impronta che dura ancora oggi, con la possibilità di visitare le antiche case e rituffarsi in un passato completamente diverso dal nostro presente, ma anche incredibilmente vero e puro. Parliamo di un popolo dalla grande forza, che ha portato con sé un dialetto specifico, il Titsh, un tedesco antico che si differenzia molto da quello attuale, e la tradizione del Blockbau, la tecnica ad incastro mediante la quale hanno realizzato le loro caratteristiche abitazioni in pietra e legno.

 

La casa Walser, detta anche casa rurale antica, è realizzata in pietra (fondamenta e piano terra adibito ad alloggio) e legno (piano superiore adibito a fienile e deposito). Il tetto, coperto con lose di Ardesia (caratteristica pietra delle Alpi Occidentali) sporge oltre l’abitazione per creare una zona protetta che veniva utilizzata per l’essiccazione dei prodotti agricoli.

 

Case da favola che sembrano immerse in un altro tempo e di cui, fortunatamente, rimangono in Piemonte diverse testimonianze, alcune delle quali restaurate per poter accogliere i visitatori. Diversi sono infatti i comuni piemontesi dove è ancora possibile ritrovare i villaggi originari dei Walser, tenuti con cura per far si che continuino a vivere.

 

Macugnaga

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Foto di Alessandro Vecchi
In Piemonte, Macugnaga è probabilmente una delle testimonianze più importanti. Nel piccolo comune piemontese, situato ai piedi della maestosa parete Est del Monte Rosa, accanto alla Chiesa Vecchia della frazione di Staffa, è possibile vedere un albero antichissimo, un tiglio che fa da guardiano alla chiesa e ai passanti. Secondo la leggenda, l’albero fu portato in viaggio e piantato lì dove sarebbe nato il nuovo insediamento, come simbolo immutabile della storia e della crescita della popolazione. Sotto i rami dell’imponente albero è posizionata quella che, a un primo sguardo, potrebbe sembrare una panchina. In realtà, è il tavolo dove gli anziani del villaggio si riunivano per prendere le decisioni importanti della comunità e dove si siglavano i contratti, con l’albero stesso a fare da testimone. Proprio sotto il vecchio Tiglio, ogni anno a metà Luglio, si conclude la processione di San Bernardo. Già nel Medioevo era una festa importantissima per il popolo, un’occasione per far si che tutte le comunità Walser della Rosa si incontrassero, ognuna con il proprio costume, per rappresentare la forza della loro unione. Oggi, intorno all’albero vengono benedette le corde degli alpinisti, il pane, gli attrezzi da lavoro, e si offrono doni in segno di gratitudine; una festa che ha il potere di riportare indietro nel tempo, impressionare ed unire le persone oggi come allora. Oltre all’albero, a Macugnaga si trova la frazione Isella, un villaggio Walser rimasto praticamente intatto come testimoniano il forno comune e la piccola chiesa centrale.

 

Rimella

Un altro luogo ancora oggi visitabile è Rimella, paese fondato nel XIII secolo da popolazioni walser che mantiene ancora oggi il caratteristico dialetto di origine tedesca. Il piccolo comune della Valsesia ospita il museo Walser più antico del Piemonte. Gli oggetti e i documenti storici sono tenuti all’interno di una baita ristrutturata perfettamente, che rispecchia il modello originale.

 

Alagna Valsesia

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Foto di Massimo Beltrame
Il territorio di Alagna Valsesia, situato come indica il nome nella zona della Valsesia, fu colonizzato nel XIII secolo dalla popolazione Walser. Alpeggi e frazioni scandiscono ancora oggi il territorio di Alagna dove è possibile respirare la tipica atmosfera walser data dalle caratteristiche architetture di pietra, legna e larice.

 

Riva Valdobbia

Nella provincia di Vercelli, in alta Valsesia, si trova Riva Valdobbia, comune di poco più di 200 abitanti che dal primo gennaio del 2019 fa parte del comune di Alagna Valsesia. Il piccolo borgo fu fondato da gruppi di coloni Walser provenienti da Gressoney-Saint-Jean.

 

Formazza

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Foto di Hans-Peter Schifferle
E poi c’è il comune di Formazza, di lingua e cultura walser, che fu il primo paese abitato dai Walser a sud delle Alpi. Il piccolo centro abitato è uno dei più settentrionali del Piemonte e ospita un famoso museo per celebrare questa popolazione che ha inevitabilmente segnato tutta la regione. Le visite si tengono tutto l’anno e sono ad offerta libera, basta una piccola percentuale che potrà aiutare chi ha deciso di tenere in vita questa importantissima parte di storia.

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