Legambiente: Torino non è più la città più inquinata d’Italia (e neanche del Piemonte)
Segnali incoraggianti sul fronte dello smog e inquinamento: Torino non è più la maglia nera d’Italia. Il rapporto Mal’aria di Legambiente di quest’anno vede il capoluogo piemontese perdere quattordici posizioni in questa classifica delle città più inquinate del Bel Paese. Davanti a Torino ci sono Venezia, Verona, Vicenza, Avellino, Brescia, Cremona, Treviso, Alessandria, Frosinone, Napoli, Modena, Padova e Rovigo.
Torino, che lo scorso anno era sul gradino più alto, quest’anno scende dunque al quindicesimo posto. Non più la città maggiormente inquinata d’Italia e, quest’anno, neanche del Piemonte. La città di Alessandria infatti supera il capoluogo per quanto riguarda gli sforamenti di Pm10 posizionandosi tra le prime dieci.
La classifica di Legambiente si basa su un solo indicatore: gli sforamenti giornalieri rispetto ai limiti previsti dalla normativa europea di massimo 35 superamenti all’anno del limite fissato a 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria. Ben undici città italiane hanno già superato a settembre questo limite, oltrepassando la soglia annuale dei 35 giorni con PM10 superiore ai 50 microgrammi al metro cubo. Al 6 settembre, Torino è arrivata a 34 sforamenti.
Grande soddisfazione della Sindaca Chiara Appendino che ha così commentato la notizia sui sui canali social: “Oggi vorrei dedicare il Buongiorno a una notizia che mi riempie il cuore di gioia. Ebbene sì, dopo 5 anni di lavoro e, talvolta, di sacrifici, Torino NON È PIÙ la città più inquinata d’Italia, come ormai eravamo tristemente abituati a leggere report dopo report. Come tutti i fenomeni complessi, non esiste una spiegazione univoca, ma è innegabile che questa Amministrazione abbia portato avanti politiche concrete per il miglioramento della qualità dell’aria come mai nessuno prima“. E ha poi aggiunto “Su questo fronte sì, posso dirlo: siamo stati forse un po’ intransigenti. Abbiamo ricevuto critiche, anche aspre. Siamo stati accusati di essere “nemici degli automobilisti” ma la verità è che abbiamo semplicemente cercato di superare un modello di mobilità obsoleto e non sostenibile, restituendo spazio e dignità a tutti gli utenti della strada. I fatti, oggi, dicono che la strada intrapresa è quella giusta e che lasciamo una città migliore di come l’abbiamo trovata“.
Al momento la città è sotto il limite imposto dall’Unione Europea, ma molto probabilmente entro la fine dell’anno il limite sarà superato. Considerando però che gli altri anni questo limite veniva ampiamente sorpassato già a inizio anno, quello di quest’anno è un segnale molto incoraggiante per il capoluogo piemontese da diverso tempo sempre in cima alla graduatoria delle città più inquinate d’Italia. Come ricordano da Legambiente però, quello che si sta facendo per la lotta all’inquinamento delle nostre città non è abbastanza e si potrebbe fare molto di più.