Torino Jazz Festival 2025: la magia del jazz arriva in città tra musica, poesia e incontri inediti

Con la direzione artistica di Stefano Zenni, il Torino Jazz Festival torna dal 23 al 30 aprile 2025 per la sua tredicesima edizione e rinnova il suo impegno nella valorizzazione della musica jazz come patrimonio vivo, stratificato e in costante evoluzione. A precedere la settimana ufficiale, l’anteprima diffusa del Torino Jazz Festival dal 15 al 22 aprile nei club cittadini accende i riflettori sulla scena locale, innescando un’attesa crescente attorno a un cartellone che si conferma ricchissimo.
“Libera la musica” è il tema scelto per l’edizione 2025, che si articola in 71 concerti, di cui 8 produzioni originali targate TJF e 4 esclusive europee. In totale, 289 musicisti animeranno 58 luoghi della città con performance che attraversano generazioni, linguaggi e geografie sonore. Tra gli appuntamenti principali: l’omaggio a Enrico Rava, l’attesissima performance di Jason Moran con una produzione originale dedicata a James Reese Europe per la Giornata Internazionale Unesco del Jazz, il concerto del 25 aprile “Il ballo della Liberazione” insieme alla GP Big Band vs JcT Big Band e i set esclusivi dei grandi pianisti internazionali.
Il TJF quest’anno si intreccia con il percorso #versoTorino2033 per la candidatura a Capitale Europea della Cultura, sottolineando la centralità della musica come motore culturale e sociale. Accanto ai ‘Main Events’, torna il palinsesto parallelo composto da Jazz Cl(h)ub, Jazz Talks, Jazz Cinema, Jazz Blitz e Jazz Special, a testimonianza di un festival che si muove tra la scena e il pensiero, tra l’ascolto e la riflessione, in dialogo costante con la città.
Lakecia Benjamin © Elizabeth Letizell
Torino Jazz Festival 2025: 5 concerti da non perdere
Mercoledì 23 aprile – Brancale/Dani “Chi sono queste cose”
Teatro Juvarra, ore 18.00
Ad aprire il programma principale del TJF 2025 è l’incontro tra poesia e suono firmato da Domenico Brancale e Roberto Dani, in una produzione originale del festival realizzata in collaborazione con il Salone OFF – Salone Internazionale del libro Torino. Il poeta lucano e il percussionista creano un flusso sonoro che attraversa il confine tra parola e musica, dando forma a una riflessione profonda sul silenzio, il ritmo e la loro coesistenza.
Giovedì 24 aprile – Don Karate
Bunker, ore 23.00
Il progetto guidato dal batterista e compositore Stefano Tamborrino si presenta in una formazione allargata a sette elementi per un concerto che fonde jazz, groove spezzati, elettronica e derive hip hop. Un live energico, visionario e stratificato, capace di attraversare generi e suggestioni visive, restituendo al pubblico un’esperienza sonora difficilmente incasellabile.
Venerdì 25 aprile – Jan Bang Sextet “Alighting”
Hiroshima Mon Amour, ore 22.00
Una produzione originale TJF, in collaborazione con Jazz is Dead!, che si inserisce nel percorso verso la candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. Il famoso producer Jan Bang guida un ensemble internazionale formato per ampliare e trasformare il materiale musicale in tempo reale. Sul palco, la cantante e violoncellista Sanem Kalfa, il chitarrista Santi Careta, i norvegesi Mats Eilertsen ed Eivind Aarset, e il percussionista di origini torinesi Michele Rabbia.
Lunedì 28 aprile – Lakecia Benjamin
Teatro Colosseo, ore 21.00
Lakecia Benjamin, sassofonista e compositrice, è una delle voci più originali della scena americana. Con il suo album Phoenix Reimagined, fonde r&b, hip hop, jazz e funk, regalando concerti travolgenti. Il suo repertorio rappresenta un commento sociale sulla vita negli Stati Uniti e allo stesso tempo una rinascita personale dopo un grave incidente d’auto. Tra tradizione e modernità, Benjamin mescola influenze che spaziano dalla black poetry alla musica latina, creando uno spettacolo potente e coinvolgente.
Martedì 29 aprile – Flamenco Criollo
Teatro Colosseo, ore 21.00
Un’altra esclusiva TJF, Flamenco Criollo è l’incontro tra flamenco e ritmi afro-cubani, guidato dal pianista cubano Aruán Ortiz. Sul palco, musicisti e danzatori andalusi e afro-cubani si fondono per esplorare le radici comuni di queste tradizioni. Grazie alla sua visione da pianista jazz, Ortiz riporta in scena il flamenco con un ensemble che mescola suoni andalusi e ritmi caraibici, creando un dialogo musicale e coreografico che abbraccia influenze dalla musica persiana e africana, fino agli scambi tra le città portuali di Cadice e dell’Avana. Un viaggio sonoro che attraversa i “Cantes de ida y vuelta”, canzoni che hanno percorso l’Atlantico da Spagna ad America e viceversa.
Un nuova edizione del TJF che si annuncia come una delle più ambiziose nella storia del festival, in grado di offrire momenti di grande intensità e qualità artistica, tra sonorità radicate nella tradizione e nuovi orizzonti del contemporaneo. Per conoscere il programma completo e acquistare i biglietti: www.torinojazzfestival.it.