Torino buongustaia: 5 follie food spiegate con 5 modi di dire torinesi

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Da un po’ di tempo i torinesi si mostrano sempre più inclini ad ordinare cibo da farsi portare direttamente a casa, in ufficio o, con la bella stagione, al parco. Vuoi la vita frenetica che si conduce ogni giorno e la poca voglia di mettersi a smanettare ai fornelli ritornando da lavoro o dall’università, vuoi il numero sempre maggiore di ristoranti di Torino che propongono questo servizio e che offrono piatti deliziosi, ma il cibo da asporto ha sempre più adepti.

 

Difatti, i rider Foodora, la famosa azienda di consegna pasti a domicilio, sono ormai ovunque nel capoluogo piemontese. Ma vi siete mai chiesti cosa consegnano ai torinesi da oltre un anno? Foodora ha analizzato le ordinazioni più incredibili che ha avuto su Torino. Vi presentiamo le follie culinarie più stravaganti dei torinesi che rispecchiano i nostri modi di dire più conosciuti.

 

5. Una sera un torinese ha ordinato oltre 500€ di sushi. Che poi non dica: “Avej nen un sòld da fé balé un givo!” (Non avere un soldo per far ballare un maggiolino). Ad Amsterdam pare però ci sia qualcuno ancora più spendaccione che si è fatto consegnare una bottiglia di Chateau Mouton da 3.250€.

 

4. “A l’é mej cariélo che ampinìlo” (È meglio caricarlo che riempirlo): pare che un torinese sia arrivato a farsi consegnare 100 pizze in un unico ordine. Se si fanno due o tre conti il peso totale dell’ordine è stato di ben oltre 30 chili.

 

3. Qualcuno aveva sete “da vende e da pende” (Da vendere e da appendere) per ordinare 40 bottiglie di acqua naturale tutte insieme. Oltralpe, a Parigi, sono arrivati a farsi portare a casa 250 bottiglie… di champagne! Forse i francesi conoscono, ancor meglio di noi, la nostra filosofia millenaria: “Bevi del buon vino e lascia andare l’acqua al mulino”?

 

2. Pare ci sia un torinese che ordina in media quasi due volte al giorno. Esattamente, avete letto bene, dal giorno in cui si è iscritto, 450 giorni fa, ha ordinato già 714 volte. Un vero bongusté!

 

1. Non solo buon cibo cercano i torinesi su foodora: pare che una ragazza abbia perso la testa per un rider e abbia continuato a ordinare su foodora per giorni e giorni nella speranza di incontrarlo di nuovo! Perché ricordatevi: “L’amùr a l’è pi fort che ‘l brùs” (L’amore è più forte che il formaggio forte)!

 

E bom, bon aptit!

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