Lo Scalone di Filippo Juvarra: la scalinata più bella e fotografata di Torino
Tenute storiche, palazzi reali ed edifici di pregio sono la cornice ideale per custodire reperti storici, artistici e mostre temporanee. I musei di Torino, ospitati nei bellissimi palazzi storici della prima capitale d’Italia, non fanno eccezione: essi infatti non solo custodiscono al loro interno le preziose opere d’arte della città sabauda, ma sono essi stessi dei pezzi importanti di storia e bellezza.
Uno di questi pezzi è sicuramente Palazzo Madama, residenza sabauda Patrimonio Mondiale UNESCO che sorge nella centrale piazza Castello e ospita al suo interno il Museo Civico di Arte Antica. Nel XVIII secolo il Palazzo Madama divenne il centro della nuova città e il suo aspetto esterno austero venne contrapposto totalmente agli interni leggeri e raffinati.
La sua maestosa facciata è stata realizzata nel 1700 dell’architetto siciliano Filippo Juvarra per volontà di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, seconda Madama Reale. Si tratta di una facciata in stile Barocco, molto sfarzosa ma al contempo elegante e di grande fascino. Al contrario, l’interno di Palazzo Madama è invece più leggero, e qui si delinea un tocco di Rococò delicato con un atrio molto ampio nell’ingresso su cui si affaccia lo splendido Scalone realizzato sempre da Filippo Juvarra tra il 1718 e il 1721. L’entrata nel grande atrio permette di visualizzare a tutta altezza le due rampe di scalinate contrapposte della scalinata che conducono al piano delle residenze nobiliari del Palazzo.
“Uno dei più belli scaloni che vi sia al mondo, a due rampe e ben ornato di bella architettura“, così scriveva nel 1740 Charles de Brosses, conte di Tournay, associandosi al giudizio di grande ammirazione espresso dai viaggiatori del Grand Tour in visita a Torino nel Settecento.
Tre anni furono sufficienti a Juvarra per costruire l’imponente scalinata profonda dodici metri e terminante in una volta a botte di oltre venti metri di altezza. Commissionata sempre da Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, madre del sovrano Vittorio Amedeo II, lo scalone juvarriano appare molto più leggero e sobrio della facciata del palazzo, un vero tuffo nella modernità per l’epoca.
La scalinata fu commissariata dalla Madama Reale per esigenze cerimoniali: l’angusta scala a chiocciola ubicata nella torre sud dell’antico Castello Acaia non era infatti adeguata per le cerimonia di accoglienza dei nobili che giungevano alla residenza. Per questo nuovo straordinario ingresso, l’architetto di casa Savoia pensò a una struttura dal grande impatto scenico con enormi finestroni per dare vita a meravigliosi giochi di luce che si rispecchiano proprio sulle scalinate interne del Palazzo. I serramenti di così ampie dimensioni conferiscono maestosità all’esterno dell’edificio e allo stesso tempo, sfruttando la luce naturale del sole, riescono a donare leggerezza e luminosità allo Scalone d’onore interno.
La nobiltà dell’epoca teneva molto alle forme e all’aspetto esteriore delle proprie residenze che dovevano comunicare all’esterno le ricchezze della casata e a dar lustro alla propria immagine. Lo scalone di Palazzo Madama rappresenta proprio questa tipologia di sfarzo, ma in maniera più elegante e discreta, senza però rinunciare all’effetto sbalorditivo delle forme.
Un unico grande spazio aperto e permeabile alla luce che conferisce al palazzo torinese un fascino antico: cammiare sugli scalini è come camminare un po’ indietro nel tempo con la luce che, entrando protagonista dai grandi finestroni, ne aumenta l’atmosfera idilliaca illuminando i meravigliosi stucchi modellati da Carlo Tantardini ricchi di allusioni visive alla gloria eterna della Madama Reale.
Lo Scalone di Palazzo Madama è sicuramente uno dei pezzi architettonici più belli custoditi a Torino. Non perdete l’occasione di vedere o ri-vedere questa meravigliosa opera e ovviamente di visitate Palazzo Madama e il Museo Civico di Arte Antica che permette conoscere un bel pezzo della storia di Torino e che spesso ospita mostre temporanee importanti. Al suo interno si trovano non solo testimonianze artistiche, ma anche veri e propri oggetti di vita quotidiana appartenuti alla casata dei Savoia negli anni. Il palazzo offre anche la possibilità di raggiungere i piani superiori e nello specifico la torre più alta, da cui si può godere di un panorama mozzafiato sulla città di Torino.