Bar, ristoranti e parrucchieri: le date di riapertura in Piemonte potrebbero slittare
Le Regioni hanno ottenuto il via libera formale del governo per la riapertura di negozi, bar e ristoranti già da lunedì 18 maggio. L’accordo tra governo e regioni è giunto al termine di una videoconferenza tra i governatori e l’esecutivo e che ha visto l’intervento anche del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del Ministro della Sanità Roberto Speranza e del Ministro per gli Affari regionali e Autonomie Francesco Boccia.
La riapertura prevede linee guida e regole generali uguali per tutti, ma anche differenziazioni regionali a seconda dell’andamento della curva di contagio che si è evoluta e continua ad evolversi in maniera differente tra il Nord e il Sud della penisola.
Sarà il comitato tecnico-scientifico a delineare le linee guida per la riapertura e a comunicarle giovedì, in concomitanza con l’uscita dei dati ufficiali sul monitoraggio dei primi 10 giorni della Fase 2.
E, se per le regioni che registrano pochi contagi potrebbe profilarsi una riapertura totale già dalla prossima settimana, per Lombardia e Piemonte le cose potrebbero slittare di qualche settimana. Ieri l’Unità di crisi in Piemonte ha comunicato 111 nuovi positivi in più e 33 decessi.
Per il Piemonte, comunicano dalla Regione, le riaperture saranno definite dopo confronto con il Governo: il presidente Alberto Cirio e gli assessori valuteranno il calendario delle prossime riaperture delle attività economiche dopo il confronto con il Ministero della Salute in programma nei prossimi giorni e sempre dopo attenta valutazione dei dati del monitoraggio in corso.
Vista la situazione e il via libera da Roma, in Piemonte i negozi potrebbero alzare le saracinesche già dal 18 maggio. Più delicata la riapertura di bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri, che potrebbe slittare di una settimana con un’apertura programmata per il 25 maggio.
Essenziale per le riaperture sul territorio piemontese il monitoraggio della situazione contagi. Chiarissimo a tal proposito Ferruccio Fazio, capo della task force per la Fase2 in Piemonte, che ha affermato: “il monitoraggio giornaliero sul Coronavirus è un passo avanti importante che ci consente di valutare le aperture o la possibilità di eventuali nuove chiusure se si verificasse la ripresa dei contagi in alcune zone”. “Un’eventuale ripresa dei contagi – ha continuato Fazio – sarà condizionata da tre fattori: distanziamento sociale, uso di mascherine e tracciatura dei contatti stretti”.