Il Piemonte passa in zona gialla: ecco da quando e cosa cambia
La Regione Piemonte, nel comunicato del bollettino quotidiano riguardo i contagi, i ricoveri e i decessi covid-19, ha annunciato oggi anche il passaggio del Piemonte dalla zona bianca alla zona gialla a partire dal prossimo 3 gennaio 2022.
Sono 33.770 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che oggi hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 3.034 è stata somministrata la prima dose, a 2.584 la seconda, a 28.152 la terza. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 7.933.238 dosi, di cui 3.103.730 come seconde e 1.383.091 come terze, corrispondenti al 99,8% di 7.951.680 finora disponibili in Piemonte.
Ricoveri contenuti ma in crescita: il Piemonte passa in zona gialla dal 3 gennaio. Nella settimana 20-26 dicembre in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.31 a 1.35 e la percentuale di positività dei tamponi sale all’8%. L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100 mila abitanti. Supera la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e la soglia del 15% quello dei posti letto ordinari (20,2%). Numeri ancora molto contenuti rispetto allo scenario nazionale e internazionale che portano il Piemonte in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, dopo 28 settimane in zona bianca.
“Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini – hanno spiegato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. Ora mancano poche ore alla fine dell’anno e, proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari. Prendetevi cura di voi”.
Il Piemonte in zona gialla: cosa cambia? Una delle principali differenze tra zona bianca e zona gialla è l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Tuttavia, con il precedente decreto di Natale tale obbligo era stato già esteso su tutto il territorio nazionale. In zona gialla sono autorizzati tutti gli spostamenti all’interno del proprio comune, tra comuni e anche tra Regioni. Le cose cambiano invece in zona arancione dove sono consentiti gli spostamenti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune.
Bar, ristoranti e negozi continuano a rimanere aperti in zona gialla. All’interno di ristoranti e bar non vige più la regola di stare allo stesso tavolo massimo quattro commensali. Bisogna però esibire il green pass rafforzato anche per consumare al bancone, come del resto accade in tutta Italia. Per il resto si mantengono le regole fissate per chi ha il Super Green pass (che si ottiene con il vaccino) e chi ha quello base (che si ottiene con tampone), per le varie attività ove è richiesto (cinema, teatri, ristoranti, concerti).