Piemonte, Cirio chiede più controlli: “Troppa gente in giro”
La Fase 2 è iniziata da soli tre giorni e il Presidente della Regione Alberto Cirio, in una diretta Facebook sulla sua pagina ufficiale trasmessa ieri sera, ha ribadito la necessità di prestare particolare attenzione alle linee guida per questa seconda fase dell’epidemia e ha mostrato un po’ di preoccupazione per il numero elevato di persone in giro, in particolar modo a Torino che rimane comunque una delle città con più contagi da Covid-19 (ormai seconda dietro soltanto a Milano).
“Ho fatto un giro per la città — ha detto Cirio — e ho notato senso di responsabilità per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine e il rispetto le distanze nelle code fuori dai negozi. Tuttavia mi preoccupano le tante persone nei parchi e a passeggio. Per questo chiederò ai prefetti di fare più controlli“. Cirio ha dunque inviato una lettera a Claudio Palomba, prefetto di Torino, chiedendogli di intensificare i controlli nel capoluogo piemonte in questa tanto attesa quanto delicata Fase 2.
La necessità di maggiori controlli è stato uno dei temi affrontati durante il primo incontro di una delle tante task force piemontesi volute proprio da Cirio: una cabina di monitoraggio che si riunirà ogni tre giorni con i sindaci dei comuni capoluogo, i presidenti delle province, i rappresentanti degli enti locali e ovviamente i prefetti. L’obiettivo della task force, presieduta dal vicepresidente regionale Fabio Carosso, è quello di valutare l’andamento della Fase 2 in Piemonte.
Anche nei giorni scorsi Cirio ha voluto ribadire che in Piemonte: “ripartenza deve sempre fare rima con prudenza. Se impareremo tutti a convivere con le nuove regole riusciremo a riprenderci la libertà che tanto amiamo. L’allentamento delle misure di contenimento è un momento importante che dobbiamo vivere tutti con responsabilità. Occorre sempre mantenere le distanze e indossare la mascherina quando si è in luoghi chiusi, anche andando finalmente a visitare i parenti”.
Potrebbe interessarvi: Coronavirus: la Regione Piemonte ci ripensa e autorizza i test sierologici privati