All’interno del Parco del Valentino, lo splendido polmone verde di Torino che si snoda lungo il Po, c’è un’altra piccola oasi di bellezza e tranquillità: il Giardino Roccioso. Situato nei pressi del Borgo Medievale, questo affascinante angolo verde fu costruito da Giuseppe Ratti nel 1961 in occasione dell’Esposizione Internazionale e del centenario dell’unità d’Italia.

Il Giardino Roccioso di Torino si estende su una superficie di 44.000 metri quadri su cui sono disseminati numerosi giochi d’acqua, ruscelli, stradine, panchine e punti di sosta, grandi alberi, piante, aiuole con fiori.

Numerose sono le sculture e le installazioni che negli anni hanno arricchito il giardino torinese. Tra queste spicca senza dubbio la Panchina Innamorata, detta anche Panchina degli Innamorati o più semplicemente Lampioni Innamorati. Si tratta di una scultura raffigurante una panchina su cui sono seduti due lampioni che sembrano abbracciati. L’opera è stata realizzata da Rodolfo Marasciuolo, il giardiniere-artista che da anni rende ancora più belli giardini e aree verdi del capoluogo piemontese con le sue opere.

I due lampioni innamorati sono espressione di complicità, amore e tenerezza: due figure sedute su una panchina immersa nel silenzio e nella calma del parco con una delle due che sembra chinare la testa sulla spalla dell’altra. Un gesto semplice e allo stesso tempo pieno di significato. Un amore di ferro, forte e duraturo, che propone a chi osserva l’opera un variegato ventaglio di interpretazioni. Due giovani al primo timido incontro? Due persone di età più avanzata che riposano dopo una lunga passeggiata lungo le stradine del Valentino? Due genitori che osservano il loro bambino giocare di fronte a loro?

L’immagine che ci si trova davanti una volta varcata la soglia del Giardino Roccioso di Torino si presta a molteplici interpretazioni accomunate però da un oggettivo sentimento di amore e solidità. Sempre più amata da torinesi e turisti in visita, la Panchina dei Lampioni Innamorati è sicuramente una delle location più fotografate di Torino.