Il Carnevale di Ivrea 2020 e la Battaglia delle Arance: storia e curiosità di un evento unico al mondo

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Lo Storico Carnevale di Ivrea è una vera e propria istituzione. Nato nella città piemontese dalle feste rionali medievali, continua tutt’oggi in maniera costante, attirando ogni anno turisti perché è unica nel suo genere. Grazie all’unificazione delle feste rionali, imposta nel 1808 dalle autorità napoleoniche che governavano la città per motivi di ordine pubblico, si è arrivati allo Storico Carnevale di Ivrea così come lo conosciamo oggi.

 

Il Carnevale di Ivrea dura più di tre giorni. Inizia il 6 gennaio, giorno in cui viene presentato il “Generale” (simbolo dell’autorità municipale che gestisce la festa) e in cui un corteo si reca alla Cappella dei Tre Re sul Monte per l’offerta dei ceri al Vescovo. Nelle due domeniche precedenti la festa vera e propria, poi, ci sono cerimonie e cortei.

 

Con questa Festa Civica, la comunità celebra la propria liberazione dalla tirannide. L’episodio da cui trae origine risale al medioevo ed è la rivolta cui diede vita una giovane mugnaia, neo sposa, che rifiutò di sottostare allo jus primae noctis e decapitò il tiranno, scatenando la ribellione popolare che portò alla distruzione del castello (mai più ricostruito) e alla nascita del libero Comune. La famosissima Battaglia delle Arance rievoca proprio questa rivolta: il popolo è rappresentato da squadre di aranceri a piedi (circa 4000) che combattono contro i soldati del tiranno posti su 50 carri trainati da cavalli. Le loro armi sono appunto le arance. Le squadre sono nove: Picche, Morte, Tuchini, Scacchi, Arduini, Pantere, Diavoli, Mercenari e Credendari.

 

 

C’è un rigido cerimoniale folcloristico durante le giornate di festa: l’obbligo per i partecipanti di indossare un berretto rosso (sia per ricordare i rivoluzionari francesi sia per non diventare bersaglio delle arance), la sfilata del corteo storico la sera del giovedì grasso, i festeggiamenti del venerdì, la presentazione dal balcone del Municipio della Mugnaia e i fuochi artificiali il sabato grasso e, naturalmente, la Battaglia delle Arance la domenica. Tutti i partecipanti – uomini, donne e bambini – qualunque sia il loro ruolo, indossano divise che rievocano alla perfezione i periodi storici ai quali la festa fa riferimento. Ovviamente, non può mancare la musica. A occuparsene è la Banda dei Pifferi e Tamburi che marcia in testa ai cortei.

 

Il momento più noto e spettacolare resta, però, la Battaglia delle Arance. Si svolge nelle principali piazze di Ivrea tra i carri che seguono il corteo e le squadre a piedi. Una commissione premia le squadre di aranceri che si sono distinte per coraggio, tecnica di lancio e lealtà. I turisti che assistono alla battaglia sono in teoria protetti dai colpi di arance da alte reti metalliche.

 

 

Tutti gli aranceri condividono regole cavalleresche non scritte: c’è lealtà, rispetto, sportività. La loro è una manifestazione pacifica e, anche se a volte qualcuno si fa male, alla fine tutto si conclude con una stretta di mano.

 

Per le sue origini e il suo significato, per la sua complessità e bellezza folcloristica e per la storia che rievoca, il Carnevale di Ivrea resta un grande patrimonio culturale mondiale.

 

Per saperne di più sull’edizione di quest’anno: Carnevale di Ivrea 2020: date e programma completo.

 

Informazioni Pratiche

 

Come arrivare ad Ivrea da Torino:
Autostrada A5 Torino-Aosta uscita casello di Ivrea

Per ulteriori informazioni sul programma potete consultare il sito dello Storico Carnevale di Ivrea.

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