Gauguin a Torino: apre la mostra “Il Diario di Noa Noa e altre avventure”

Da sabato 1° marzo 2025, il Mastio della Cittadella di Torino ospita una nuova mostra dedicata a Paul Gauguin, figura chiave dell’arte moderna. “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” raccoglie oltre 160 opere, offrendo uno sguardo approfondito sulla vita e sull’evoluzione artistica del maestro francese. L’esposizione, curata da Vincenzo Sanfo e prodotta da Navigare srl con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, presenta anche lavori di artisti quali van Gogh, Millet e Bernard.
Il fulcro della mostra è rappresentato dalle 23 xilografie del “Diario di Noa Noa” (1893-94), un’opera fondamentale per comprendere il periodo polinesiano di Gauguin. Il diario, arricchito dalle illustrazioni realizzate con la tecnica dell’incisione su legno, restituisce le atmosfere e le suggestioni della Polinesia francese, terra che ha segnato profondamente la sua poetica. A queste si affiancano due opere a lui attribuite: l’olio su tela “Femme de Tahiti” (1891) e l’acquerello “Paysage Tahitien”, oltre a un carnet di 38 disegni che ritraggono studi su volti, corpi e paesaggi esotici.
Il percorso espositivo si amplia con 16 litografie a colori della serie “Ancien Culte Mahorie” (1892), due sculture del 1893 e la preziosa “Maschera di donna tahitiana Tehura”, in bronzo patinato, proveniente dal Musée Despiau-Wlérick in Francia. A completare il racconto dell’artista, sono esposti alcuni estratti da “Avant et Après”, l’ultimo libro scritto da Gauguin prima della sua scomparsa nel 1903, una testimonianza intima del suo pensiero sull’arte e sulla vita.
Accanto ai lavori di Gauguin, la mostra include opere di artisti che hanno condiviso con lui percorsi e influenze. Spiccano le 12 litografie di Vincent van Gogh, l’acquaforte “L’Angelus” di Jean-François Millet e quattro acqueforti di Adolphe Beaufrère. Non manca una rappresentanza del Gruppo Nabis, con Maurice Denis, Émile Bernard e Paul Sérusier, quest’ultimo presente con il dipinto “L’adieu à Gauguin”.
Il percorso espositivo si completa con fotografie d’epoca, documenti e manufatti che offrono una visione più ampia dell’epoca e del contesto culturale in cui l’artista ha vissuto e operato. Un viaggio affascinante tra opere, scritti e testimonianze, che permette di riscoprire Gauguin in una luce nuova e di coglierne tutta la portata innovativa e influente sulla pittura del Novecento.