Apre la Galleria Archeologica dei Musei Reali: nuovi tesori esposti a Torino
Da sabato 19 febbraio 2022, i Musei Reali di Torino aprono al pubblico la Galleria Archeologica, una nuova sezione dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico, dove sono custoditi reperti di rara bellezza e di inestimabile valore storico. I visitatori potranno godere di un itinerario di visita ancora più ricco e coinvolgente grazie all’inaugurazione di questa nuova area occupata dal nucleo più antico delle collezioni d’arte e archeologia, situata al piano terreno della Manica Nuova di Palazzo Reale.
Esposte, alcune per la prima volta, più di mille opere: reperti provenienti dalla Mesopotamia, statue greche e romane, vasellame greco, elementi funerari etruschi e fenici. Materiali che compongono uno straordinario scrigno di testimonianze pervenute al Museo di Antichità in più di quattrocento anni di storia, grazie al collezionismo di Casa Savoia e alle scoperte di studiosi, esploratori e imprenditori.
La nuova sezione dei Musei Reali sono una bella occasione per riportare l’archeologia di uno dei principali complessi museali della città sabauda svelando un capitolo fondamentale della storia dei Savoia a Torino.
Questa iniziativa, in linea con il Piano Strategico dei Musei Reali, punta a riordinare i percorsi di visita, migliorando i collegamenti fra le diverse unità museali, soprattutto all’interno del Museo di Antichità, attualmente suddiviso in tre sezioni (Archeologia a Torino, Padiglione Territorio, Sezione Collezioni). L’obiettivo è quello di sviluppare un itinerario coeso all’interno della Manica Nuova di Palazzo Reale, dove l’Atrio monumentale si trasforma in uno snodo essenziale capace di mettere in rapporto dialettico due grandi nuclei del collezionismo sabaudo: le antichità e le raccolte di pittura.
Il percorso di visita è suddiviso in cinque sezioni e si articola lungo dieci sale, con uno scenografico allestimento. Tra gli oggetti iconici selezionati dai curatori sono presentati il ritratto scultoreo di Cesare, ritenuto dagli esperti uno dei più rassomiglianti al condottiero; il rilievo assiro del re Sargon II, una delle più raffinate rappresentazioni del sovrano neo assiro risalente al 717-707 a.C.; il grande sarcofago etrusco datato al 280-270 a.C. della Matausna, donna appartenente alla famiglia omonima di cui si possono ricostruire parentele e nomi; il mosaico del cantore Orfeo che ammansisce le belve, ritrovato a Cagliari e giunto al Museo di Antichità già nel Settecento; il misterioso busto di Iside “cabalistica”, scolpito nella seconda metà del XVI secolo; un’eccezionale iscrizione in bronzo trilingue (punico, greco, latino) proveniente dalla Sardegna romana.
Per i più giovani, lungo le sale si snoda la Galleria Junior, che stimola la curiosità dei bambini attraverso giochi e indovinelli per far conoscere meglio il passato, mettendolo a confronto con il presente.