Sguardi sulla Contemporaneità: il Festival delle Colline Torinesi 2024
Dal 12 ottobre al 10 novembre 2024, Torino ospita la ventinovesima edizione del Festival delle Colline Torinesi. Con 7 prime assolute, 6 nuove produzioni e un totale di 15 spettacoli, la rassegna sabauda offrirà 52 repliche in 28 giorni. Il festival, diretto da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, è organizzato dal TPE – Teatro Astra e si concentra sulla creazione contemporanea, consolidando il suo ruolo come uno degli appuntamenti più importanti nel panorama teatrale autunnale.
Il Libano: Paese Ospite e Cultura in Primo Piano
Per il secondo anno consecutivo, il festival accoglie il Libano come paese ospite. Nonostante le difficoltà politiche e sociali attuali, la scena artistica libanese continua a dimostrare una straordinaria vitalità. La rassegna vedrà la partecipazione di figure di spicco come Chrystèle Khodr, artista di Beirut, che presenterà Ordalie (30 e 31 ottobre al Teatro Astra), una riflessione sulla ciclicità della guerra e della distruzione e su come sia possibile mettere fine a un ciclo continuo di eventi bellici. L’attenzione verso il Libano sottolinea l’importanza di ampliare gli orizzonti culturali e di mantenere viva l’arte anche in contesti difficili.
La Doppia Inaugurazione: El Conde de Torrefiel e Romeo Castellucci
L’apertura del festival sarà caratterizzata da due grandi eventi. El Conde de Torrefiel, con La luz de un lago (12 e 13 ottobre, Teatro Astra), porta in scena una riflessione sonora che rievoca il passato e immagina il futuro. Parallelamente, Romeo Castellucci presenterà Senza titolo (12 e 13 ottobre, Fondazione Merz), un’opera che, attraverso corpi e gesti, si trasforma in suono e preghiera. Entrambe le performance riflettono il linguaggio innovativo che caratterizza la rassegna, con una forte carica di ricerca sperimentale.
Temi Attuali: Guerre e Migrazioni
L’edizione 2024 affronta temi di estrema attualità, come guerre e migrazioni, in un intreccio tra passato, presente e futuro. Questi temi, in particolare le guerre che hanno generato flussi migratori devastanti, sono al centro di diverse produzioni. Tra queste, Thebes: a Global Civil War (19 e 20 ottobre, Teatro Astra) di Pantelis Flatsousis, che riprende il mito classico dei Sette contro Tebe per riflettere sulle guerre civili e la memoria collettiva. Il festival torinese diventa quanto mai luogo di riflessione profonda su questioni globali urgenti. L’edizione 2024 approfondisce anche il pensiero di Hannah Arendt, migrante a sua volta, con l’opera Hannah, (dal 22 al 26 e dal 29 al 31 ottobre) di Sergio Ariotti in scena nella sala Pasolini del Teatro Gobetti.
La Monografia d’Artista: Pippo Delbono
Un omaggio speciale quest’anno è dedicato a Pippo Delbono, artista poliedrico e figura di spicco del teatro italiano contemporaneo, famoso per il suo approccio teatrale unico e coinvolgente. La sua monografia comprende un concerto alla Fondazione Merz, un nuovo spettacolo, quattro film al Cinema Massimo e un incontro, offrendo una panoramica sul suo percorso artistico. In particolare, Pippo Delbono presenterà Il risveglio (dal 6 al 10 novembre, al Teatro Astra), ispirato alla condizione di isolamento vissuta durante la pandemia. Lo spettacolo, che chiude il Festival delle Colline Torinesi e apre la stagione 2024/2025 di TPE, riflette sul tema della privazione della libertà, un tema che si ricollega alle esperienze della guerra e alle sfide del nostro tempo. Alla Fondazione Merz invece, Delbono presenterà La notte dove l’artista ligure si confronterà con un autore come Bernard-Marie Kol tès.
Pippo Delbono – La Notte © Chiara Ferrin
Coreografie e Riflessioni sul Futuro
Il festival, come ogni anno, dedica ampio spazio alla danza e alla sperimentazione coreografica. Tra gli appuntamenti di rilievo, Sahara (26 e 27 ottobre, Teatro Astra) della coreografa Claudia Castellucci indaga il concetto di creazione in contesti vuoti e apparentemente privi di risorse. Anche Lapis Lazuli (22 e 23 ottobre, Fonderie Limone), una collaborazione con Torinodanza, è un’opera che unisce danza e musica, evidenziando l’importanza del corpo come mezzo espressivo.
Il Teatro e la Letteratura: Omaggi a Calvino e Wilde
La letteratura è un altro elemento centrale del festival, con produzioni ispirate a grandi autori del passato. Giovanni Ortoleva propone Pagina (1 e 2 novembre, Fondazione Merz), tratto dal Cavaliere inesistente di Italo Calvino, mentre Madalena Reversa rilegge Salomè di Oscar Wilde (18 e 19 ottobre, Lavanderia a Vapore) in una chiave coreografica. Questi spettacoli rappresentano un dialogo tra teatro e letteratura, con uno sguardo all’eredità culturale che continua a ispirare il presente.
Per maggiori informazioni sul programma, non perdete: “Festival delle Colline Torinesi 2024: un mese di spettacoli dal vivo a Torino“