Coronavirus: in Piemonte è allarme dei medici per i pochi tamponi effettuati
Le polemiche non si placano per il caso Piemonte e i tamponi diagnostici effettuati, che rimangono ancora pochi rispetto alle altre regioni più colpite. Con 17.773 casi totali infatti, il Piemonte è da tempo ormai la terza regione italiana per numero di contagi da Covid-19 dopo la Lombardia (61.326 casi totali), l’Emilia Romagna (20.752) e prima del Veneto (14.432) e della Toscana (7.527).
E tuttavia, nonostante gli alti numeri di contagio, i tamponi finora effettuati su tutto il territorio regionale rimangono pochi rispetto alle regioni più colpite e anche rispetto ad altre regioni dove la situazione è meno preoccupante. Il Piemonte, ad oggi, ha effettuato infatti 74.060 tamponi, mentre in Lombardia sono stati fatti 214.870 tamponi diagnostici; in Emilia Romagna sono attualmente 101.896; in Veneto sono ben 208.878 e in Toscana 82.269. Anche la regione Lazio, che registra un quarto dei casi rispetto al Piemonte (sono 5.111 casi totali dall’inizio dell’emergenza contro gli oltre 17mila nel territorio piemontese), ha fatto di più con un totale di 74.650 tamponi.
A tal proposito Cimo Piemonte, il sindacato dei medici, ha ribadito la necessità assoluta di aumentare il numero di tamponi sul territorio regionale e in particolare per il personale medico che, dall’inizio dell’emergenza, è in prima linea a rischio della propria salute e della propria vita. Già dal 26 marzo scorso il Cimo, attraverso il suo Segretario Regionale Piemonte, il Dott. Sebastiano Cavalli, aveva sottolineato l’importanza di effettuare il tampone a tutto il personale sanitario
Nella giornata di oggi, in un’intervista al Corriere Torino, anche Gabriele Gallone, medico addetto alla sorveglianza sanitaria dell’ospedale San Luigi di Orbassano e segretario organizzativo dell’Anaao-Assomed (assocazione dei medici dirigenti), ha espresso la rabbia della categoria medica per i pochi tamponi effettuati dalla Regione Piemonte. “Sui tamponi la Regione ha tirato al risparmio“, ha detto Gallone al Corriere, ed ha aggiunto “Il Veneto ne ha fatti il triplo. Abbiamo sbagliato politica“.
Il Presidente della Regione Cirio ha replicato alle accuse dicendo di avere trovato al suo arrivo nel maggio del 2019 solo due laboratori attivi.
Intanto anche la Sindaca di Torino, Chiara Appendino ha sollecitato la Regione Piemonte sulla questione: “I Comuni non hanno competenza diretta nella questione sanitaria quindi noi non disponiamo dei tamponi e non definiamo le politiche con cui si fanno. – ha continuato la prima cittadina – Stiamo sollecitando, come stanno facendo tutti i sindaci, la Regione affinché una serie di attività possano essere attuate“. E sempre a questo proposito la Appendino ha ribadito la necessità di monitoraggio delle Rsa: “il personale di queste strutture, correttamente sta chiedendo di essere sottoposto a tampone e poter lavorare in sicurezza, e noi stiamo supportando questa richiesta“.
I casi nel territorio piemontese continuano però a crescere più che in altre regioni e presto il Piemonte potrebbe superare l’Emilia Romagna per numero di contagi. Mentre quest’ultima ha raggiunto il suo picco di nuovi casi giornalieri (+980) il 23 marzo, iniziando poi una progressiva discesa, in Piemonte il picco è stato raggiungo solo l’11 aprile (con +996). Ieri in Piemonte si sono registrati 556 casi (+3,25%); in Lombardia 1.012 (+1,68%); in Emilia Romagna 312 (+1,53%); in Veneto 181 (+1,27%) e in Toscana 137 (+1,85%).
La Curva dei Contagi da Covid-19 in Piemonte:
Il grafico è aggiornato con i dati forniti dalla Regione Piemonte.
I contagi in Piemonte e nelle altre 4 regioni più colpite
Il grafico è aggiornato con i dati forniti dalla Protezione Civile.
Il numero di tamponi effettuati nelle regioni più colpite
Il grafico è aggiornato con i dati forniti dalla Protezione Civile.
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