L’Altare della Cappella della Sindone torna a splendere: conclusi i lavori di restauro
L’ultimo importante pezzo della Cappella della Sindone di Torino torna a splendere dopo la conclusione dei lavori di restauro. L’incendio dell’11 aprile 1997, che provocò gravi danni all’opera di Guarino Guarini, non aveva infatti risparmiato nemmeno l’altare di Antonio Bertola situato all’interno della Cappella. Dal 30 marzo dunque l’altare ritorna in tutto il suo splendore nel percorso di visita dei Musei Reali di Torino.
Dopo la riapertura al pubblico della Cappella della Sindone nel 2018, la restituzione del monumento alla comunità viene oggi completata con l’altare. I lavori di restauro, cofinanziati dal Ministero della cultura – progetti Art Bonus 2018, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla raccolta 1997 della Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, hanno permesso di riportare l’opera, profondamente danneggiata dalle fiamme, al suo antico splendore.
L’altare della Cappella della Sindone fu commissionato dal duca di Savoia Vittorio Amedeo II e progettato dall’ingegnere e matematico Antonio Bertola (Muzzano, Biella 1647 – 1719) tra il 1688 e il 1694 per accogliere la Santa Sindone, conservata nell’urna centrale dal 1694 al 1993. Il suo impianto si adatta alla forma circolare della Cappella e presenta due fronti, uno rivolto verso il Palazzo Reale e l’altro verso la Cattedrale. Simile a un gigantesco reliquiario, l’altare è realizzato in marmo nero di Frabosa, arricchito con numerose decorazioni e sculture in legno dorato che risplendono nella penombra dell’aula centrale. Anche i disegni del progetto non sono mai stati ritrovati, è molto probabile che la struttura rifletta il pensiero scenografico di Guarino Guarini, che precedeva l’inquadramento al centro della loggia che si affaccia sul duomo, come fulcro prospettico per il visitatore che, dalla navata, rivolge lo sguardo verso il Palazzo Reale.
L’intervento di restauro, affidato al Consorzio San Luca di Torino, progettato e diretto dall’architetto Marina Feroggio con la restauratrice Tiziana Sandri e gli storici dell’arte Franco Gualano e Lorenza Santa dei Musei Reali, restituisce all’altare la sua immagine architettonica.
La chiusura dei musei nel rispetto delle norme anti-pandemia, non permette al momento ai visitatori di accedere alla Cappella e ammirare l’altare restaurato. Dal 31 marzo al 7 aprile 2021 tuttavia, in via straordinaria, sarà aperto il grande finestrone della Cappella, per consentire uno scorcio prospettico sull’altare e sul monumento nel suo insieme dalla navata del Duomo.
Inoltre, la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino ha promosso la realizzazione di un progetto multimediale per offrire ai visitatori dei Musei Reali tutte le informazioni sul restauro della Cappella e dell’Altare, con il lancio inoltre di un’applicazione mobile gratuita, che utilizzerà la tecnologia della Realtà Aumentata. Attraverso contenuti interattivi potrete vivere un’esperienza coinvolgente durante la visita. L’applicazione sarà rilasciata in occasione della riapertura al pubblico dei Musei Reali ed è stata realizzata in collaborazione con i partner tecnologici Ribes Solutions e Visivalab.