La storia di Borgo Castello, residenza sabauda situata nel comune di Venaria Reale dove è possibile ammirare anche la Reggia di Venaria Reale, è legata in particolare a re Vittorio Emanuele II. Il re amava trascorrere il proprio tempo in questo luogo per dedicarsi all’attività venatoria. Il castello, infatti, è circondato da quello che oggi è conosciuto come il Parco Naturale La Mandria, ma che una volta era una tenuta di caccia dalla fauna ricchissima.

Borgo Castello non fu sempre caro a Vittorio Emanuele II solo in quanto tenuta di caccia. In questo luogo, infatti, il re poteva passare il proprio tempo con Rosa Vercellana, prima amante e in seguito sua consorte, lontano dagli occhi indiscreti della corte. Proprio alla donna amata, Vittorio Emanuele II destinò questa bellissima tenuta.

Benché Vittorio Emanuele II si fosse trasferito a Borgo Castello solo negli anni ‘60 dell’Ottocento, la storia del castello ha inizio nel 1708, quando Vittorio Amedeo II ne commissiona la costruzione all’architetto Michelangelo Garove. Prima di essere destinato all’uso abitativo, infatti, la struttura era dedicata all’allevamento delle cavalle di razza.

In seguito alle due Guerre Mondiali, il terreno del castello divenne prima proprietà della FIAT, che ne fece una pista di collaudo, convertendo due lotti del parco in campi da golf, e in seguito della Regione Piemonte, che acquistò la proprietà nel 1976, dando così vita al Parco Regionale La Mandria. Nel 1997, gli appartamenti e la manica neogotica del palazzo entrano a far parte del circuito delle Residenza Sabaude protetto dall’UNESCO.

 

Oggi è possibile visitare l’ambiente degli interni e degli appartamenti, splendidamente conservati, dall’atmosfera intima e accogliente. Ad aggiungere valore alla già splendida residenza storica è senz’altro il parco naturale, che può essere esplorato prendendo parte ai molti percorsi escursionistici.

Per informazioni su orari, tariffe e visite a Borgo Castello potete consultare il sito dei Parchi Reali del Piemonte.