Giorno della Memoria 2021: a Torino un “Albero” per non dimenticare

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Albero Binario 17 Porta Nuova

Tra le varie iniziative in programma a Torino per le celebrazioni del Giorno della Memoria, a Porta Nuova è stata inaugurata una nuova opera di Osvaldo Nerotti, l’artista torinese che dipinge gli alberi per l’ambiente. Dal 2017 infatti, Nerotti ha iniziato a dipingere i tronchi di alcuni alberi della città per il suo progetto dal titolo “Natura Urbana” con lo scopo di sensibilizzare le persone sulle tematiche ambientali e non solo. Le opere sono realizzate con colori prodotti con calce, farina, latte, olio di lino e pigmenti naturali ricavati da terre, piante o minerali in modo da non inquinare e non danneggiare le piante.

 

Per il Giorno della Memoria 2021, a 76 anni dalla liberazione da parte delle truppe dell’Armata Rossa del campo di concentramento di Auschwitz, Torino ricorda le vittime della follia nazista con diverse iniziative. Tra queste appunto, il nuovo “allestimento” di un albero davanti la stazione di Torino Porta Nuova. “Per non dimenticare”, questo il titolo dell’opera di Nerotti, ha come obiettivo quello di raccontare attraverso l’arte visiva un pezzo difficile della nostra storia.

 

Albero Binario 17 Torino Porta Nuova

 

Sull’albero di Porta Nuova compare il numero 17, il numero del binario da cui partivano i treni per i campi di sterminio. Attorno a lui un filo spinato, quello che circondava il perimetro dei campi per impedire ai deportati di fuggire. Lo spunto dell’opera viene dalla storia della Ragazza e del suo Violino: “Tutto ha inizio negli anni Trenta da un liutaio di Torino, quando si presenta un signore elegante in cerca di un violino per la figlia. La scelta cade sull’oggetto più bello presente in bottega e subito, a casa, Eva Maria Levy detta Cicci lo prova suonando Il cigno di Saint-Saëns. Si esercita con suo fratello Enzo e potrebbe cominciare la carriera di violinista. Sennonché, nel 1938, quando “Cicci” ha 17 anni, vengono promulgate le leggi “a difesa della razza”. Per gli ebrei più niente è come prima…”. Come in molte altre città il numero del binario è divenuto macabro protagonista della storia.

 

L’opera, visibile in via Sacchi angolo corso Vittorio Emanuele II, è stata realizzata grazie alla Circoscrizione 1 di Torino, alla Comunità Ebraica e all’Associazione culturale On Design Art Society dell’Artista Osvaldo Neirotti.

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