Sapete che a Torino esiste un muro dei desideri? Ebbene sì, al numero 71 di via Madama Cristina, nel quartiere di San Salvario, si trova il muro che accoglie desideri e auspici di torinesi e non. Si chiama Before I die… Black Dream Wall ed è stata pensata e realizzata dell’artista Andrea Spoto. L’opera è costituita da una lavagna nera su cui chiunque passi, con l’ausilio di gessetti colorati, può scrivere un suo desiderio, un pensiero o un obiettivo da realizzare nella vita.

Da quando è stata installata sono numerosissime le persone passate per lasciare il proprio messaggio e per scrivere nero su bianco i proprio desideri. Innamorarsi, fondare una famiglia, trovare il lavoro dei sogni, viaggiare, sentirsi liberi, vivere intensamente, rendere felice la mamma e ancora passare l’esame di maturità, laurearsi, pubblicare un libro, vivere alle Maldive o a New York, trovare una persona o un posto che faccia sentire a casa. Questi sono alcuni dei messaggi che campeggiano sul muro dei desideri di Torino.

L’opera Before I die… Black Dream Wall, che occupa il muro laterale del Teatro Colosseo, condivide lo spazio con un’altra installazione artistica, The Big Bear, l’opera 3D dell’artista portoghese Artur Bordalo, meglio conosciuto con il nome di Bordalo II, che raffigura un orso gigante realizzato con rifiuti assemblati. L’artista, pioniere dell’arte ecologica, affida alle sue opere il messaggio critico verso la società e la poca attenzione nei confronti della natura. Le opere di Bordalo II che raffigurano la natura sono create proprio a partire dai materiali responsabili della distruzione della stessa.