Villa Scott a Torino: la bella e spaventosa casa di Profondo Rosso
Sulla collina di Torino, nel quartiere di Borgo Po, si trova uno degli altri splendidi esempi di liberty italiano progettati dall’ingegner Pietro Fenoglio, autore tra le altre cose anche di Casa Fenoglio-La Fleur. La villa fu realizzata nel 1902 su progetto dell’ingegner Fenoglio per volere di Alfonso Scott, all’epoca amministratore delegato della Rapid, azienda automobilistica torinese oggi scomparsa. I lavori furono svolti in collaborazione con l’ingegnere Gottardo Gussoni, famoso per altri edifici realizzati anni dopo con Ermanno Vivarelli, come l’edificio eclettico fra le vie Pietro Palmieri, Giacinto Collegno e Duchessa Jolanda.
Dopo la morte di Scott, la casa fu la residenza delle Suore della Redenzione e fu adibita a collegio femminile prendendo il nome di Villa Fatima.
Villa Scott oggi è celebre per essere stata la location scelta da Dario Argento per girare parte di Profondo Rosso, una delle sue pellicole più celebri. Nel film, questo edificio è la villa del bambino urlante e gioca un ruolo fondamentale in quanto proprio in questo luogo è nascosta la chiave per la soluzione del mistero.
All’epoca delle riprese di Profondo Rosso la villa era ancora la residenza delle suore e collegio femminile. Si pose dunque il problema di dove mettere suore e allieve del collegio durante tutto il periodo delle riprese. Per girare le scene a Villa Scott la produzione decise quindi di pagare un periodo di villeggiatura a Rimini alle suore e a tutte le ragazze del collegio.
La struttura di Villa Scott è caratterizzata da una pianta molto articolata, arricchita da ricercati dettagli Liberty con un trionfo di logge, bovindi (finestre ad arco), vetrate e decorazioni floreali. All’ingreso principale si trova una elegante e sinuosa scalinata. La facciata principale della villa è ricca di decorazioni che diminuiscono progressivamente aumentandone lo slancio. A differenza dell’altra villa di Fenoglio, Casa La Fleur, Villa Scott appare come un mix tra liberty e neobarocco, quasi a voler tracciare un legame con l’architettura sabauda. Il risultato di questa fusione attuata da Fenoglio su Villa Scott è quasi eclettico, influenzato da Gussoni, ma sono chiari i rimandi allo stile dei maggiori protagonisti della scena belga come Horta e Ankar.
All’inizio degli anni duemila Villa Scott fu comprata da privati che la restaurarono per riportarla al suo splendore originario. Oggi quini il bellissimo edificio liberty della collina è proprietà privata e dunque non visitabile all’interno. È possibile vederla esternamente per la gioia di tutti i fan di Dario Argento e per gli appassionati di liberty italiano di cui Torino offre ancora oggi esempi meravigliosi.
Informazioni Pratiche
Indirizzo:
Corso Giovanni Lanza, 57 – 10131 Torino