A Torino apre il primo bar robotico d’Italia: realizzerà oltre 60 drink all’ora

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Voti: 9 . Media: 4,11 su 5)
Bar Robotico Torino

Il primo bar robotico d’Italia apre l’11 aprile 2024 a Torino. Il locale si chiama Shaker e nasce da una collaborazione tra Makr Shakr, azienda torinese leader mondiale nel settore dei bar robotici fondata dall’architetto e professore del MIT Carlo Ratti, e due grandissimi nomi torinesi dell’industria delle bevande: Lavazza e Martini & Rossi.

 

Situato in Via Carlo Alberto 11, Shaker punta ad offrire un’esperienza di degustazione di caffè e cocktail davvero unica e all’avanguardia. Non si tratta di un progetto temporaneo come accaduto in precedenza, ma di un impegno a lungo termine per offrire a Torino e ai suoi visitatori un’esperienza innovativa e divertente.

 

Bar Robotico Torino

 

Al centro di Shaker c’è Toni Compatto, un modello di robot capace di preparare oltre 60 drink all’ora, dai caffè ai cocktail, attingendo da un assortimento di 70 bottiglie per creare una varietà illimitata di combinazioni. L’elemento innovativo di questo progetto non è però soltanto la tecnologia, ma la sinergia tra uomo e robot, sostenuta dal bar manager, che personalizzerà i drink secondo i gusti dei clienti. L’idea alla base di Shaker infatti è che la tecnologia possa andare a supportare la creatività umana, e non sostituirsi ad essa. Il bar manager è presente per guidare il robot e personalizzare le bevande secondo i gusti dei clienti, creando un’esperienza di degustazione personalizzata.

 

Aperto dalle 8.00 fino alle 23.00, Shaker accompagnerà i clienti dal caffè del mattino fino ai cocktail del dopo cena. L’offerta include una serie di ricettati a base espresso, sia freddi che caldi, come cappuccino, Iced Coffee e altre preparazioni a base di latte fresco, arricchite con sciroppi e vari topping. Nel reparto cocktail, tutto si fonda sulla creatività del bartender Alessandro, il quale ha arricchito la sua esperienza di bartending a Londra. Si concentra sulle combinazioni di ingredienti unici e locali, come il genepy Granger della distilleria valsusina della Famiglia Camoirano, abilmente miscelati dal robot e sapientemente abbinati da Alessandro stesso.

 

Insomma una proposta davvero unica che arriva nel capoluogo piemontese che vuole combinare la tradizione del caffè e dei cocktail italiani con l’innovazione tecnologica più avanzata. Lo proverete?

Pubblicato il 11 Aprile 2024

Scrivici: ContattiPubblicità

X